Le ciambelle quasi mai mi escono con il buco, però in un modo o nell'altro si aggiustano e diventano comunque mangiabili. Ieri pomeriggio, presa da un momento di noia mortale, mi sono messa a sfogliare il libro di sua maestà Pierre Hermé 'Mes dessert préférés' comprato a Parigi ormai quasi 2 mesi fa. E' inutile dire quanto io sia irrimediabilmente affascinata da ogni singola pagina di quel libro, lo venero neanche fosse una divinità... e allora mi sono detta 'Rita perchè non provi con le tartellettes passionnément chocolat?' ( pag 125 ), dopotutto erano le 18 in punto e mi dicevo stupidamente che non potevo metterci poi tanto tempo a prepararle! Mai supposizione fu più errata, eppure dovrei avere imparato che la cucina ha i suoi tempi e che la fretta è la peggiore consigliera. Mi sono trovata così in un mare di guai: la ricetta originale delle tartelletes di Hermé prevede che la ganache al cioccolato sia aromatizzata col frutto della passione... sventuratamente alle 18 della sera, nel mio povero piccolo quartiere napoletano, non è che riesco a trovare facilmente il frutto della passione! Così anche qui mi son detta 'Rita, perchè non sostituisci i 75 g di succo di frutto della passione con 75 g di té nero?' Infatti tempo fa, sempre a Parigi acquistai dell'ottimo té nero aromatizzato a non so che, si chiama contes d'orient' e ce l'avevo là nella dispensa a prendere aria. E qui ho peccato: ho fatto questa sostituzione, ho massacrato una ricetta di Hermé, mea culpa... Hanno avuto una nascita sofferta queste tartelletes... variando quell'unico solo ingrediente la ganache è diventata troppo liquida e ho dovuto aggiungere della panna semimontata! Ahimé... ma non è tutto! Vi lascio i dettagli per deliziarvi nella mia miserissima versione...
Ingredienti per la pate sucrée ( pag 239 del libro... )
Si lavora prima il burro fino ad ottenere una crema e poi si aggiunge lo zucchero a velo, la polvere di mandorle, il sale, la vanillina e le uova, continuando a mescolare. Infine si aggiunge poco alla volta la farina fino ad incorporarla tutta. L'impasto poi va leggermente schiacciato, chiuso nella pellicola alimentare e messo in frigo almeno per 4 ore prima di utilizzarlo. Poi si stende l'impasto, si foderano gli stampini ( lisci o meno che siano - io ne ho usati 6 ) e si cuociono in forno preriscaldato a 170° per circa 15-18 minuti.
Ingredienti ( per la ganache al cioccolato versione misera mia... )( pag. 125 del libro )
Tenute in frigo, le tartellettes mi hanno sorpreso: nonostante la nascita complessa e controversa sono mangiabili. Poteva andarmi peggio.
E con la crema rimasta ho fatto dei bicchierini! Almeno questi sono guardabili! ^__^
Comunque giuro, la prossima volta, a costo di andare a fare la spesa a rue de buci, seguirò alla lettera le ricette di sua maestà Hermé!
A presto!
Ingredienti per la pate sucrée ( pag 239 del libro... )
- 285 g di burro a temperatura ambiente
- 150 g di zucchero a velo
- 50 g di mandorle in polvere
- 1/2 cucchiaino da caffé di sale
- 1/4 di bacca di vaniglia ( io ho usato la vanillina sempre perchè il nel mio povero piccolo quartiere le bacche di vaniglia nemmeno sanno che sono... )
- 2 uova medie a temperatura ambiente, leggermente battute
- 500 g di farina OO
Si lavora prima il burro fino ad ottenere una crema e poi si aggiunge lo zucchero a velo, la polvere di mandorle, il sale, la vanillina e le uova, continuando a mescolare. Infine si aggiunge poco alla volta la farina fino ad incorporarla tutta. L'impasto poi va leggermente schiacciato, chiuso nella pellicola alimentare e messo in frigo almeno per 4 ore prima di utilizzarlo. Poi si stende l'impasto, si foderano gli stampini ( lisci o meno che siano - io ne ho usati 6 ) e si cuociono in forno preriscaldato a 170° per circa 15-18 minuti.
Ingredienti ( per la ganache al cioccolato versione misera mia... )( pag. 125 del libro )
- 180 g di cioccolato fondente tritato finemente
- 90 g di panna fresca
- 75 g di té nero ( ovviamente mi riferisco ad acqua + té, mannaggia alle mie iniziative... )
- 45 g di burro a temperatura ambiente
Tenute in frigo, le tartellettes mi hanno sorpreso: nonostante la nascita complessa e controversa sono mangiabili. Poteva andarmi peggio.
E con la crema rimasta ho fatto dei bicchierini! Almeno questi sono guardabili! ^__^
Comunque giuro, la prossima volta, a costo di andare a fare la spesa a rue de buci, seguirò alla lettera le ricette di sua maestà Hermé!
A presto!
non so agli altri.. ma a me i tuoi esperimenti piacciono! ^_^
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