domenica 28 marzo 2010

Sachertorte ovvero 'mi fai una torta che non servono i piattini?'


Non vi spaventate, il nome di questo post ha una logica spiegazione, ovviamente molto lunga, della quale mi accingo a parlarvi nelle prossime righe prima dell'agognata ricetta. Indi, se qualcuno si annoiasse, può tranquillamente saltare l'intro, lo capisco e compatisco. Ok, cominciamo.
Venerdi 26. Matteo, la mia metà, si è laureato con lode e tanti complimenti in chimica. Non ha voluto nessuna festa, l'unico vezzo che ci siamo concessi è stato mangiare qualche dolcino con tutti i presenti alla proclamazione nell'aula dell'università riservata ai dottorandi del suo gruppo di ricerca. Ovviamente c'erano spumante, bibite varie ed eventuali, rustici di sfoglia e pizzette appetitose, piccola pasticceria a volontà, tutto rigorosamente all'insegna della praticità, da mangiare con le mani, magari in piedi, al volo. Ed è in questo frangente che Matteo mi chiese, tre giorni prima della laurea, se potevo fargli una tortina che si potesse mangiare con le mani. E io, secondo voi, potevo mai dirgli di no? Mi sono arrovellata su quale torta avrei potuto preparare, una ciambella mi sembrava troppo secca, un pavé troppo insignificante, un cake sa troppo di colazione. Del resto una laurea è pur sempre una laurea ed esige una torta degna di questo nome! Ed è qui che sono riaffiorati i ricordi dei miei trascorsi viennesi, quando facevo i raid nelle pasticcerie alla ricerca della sacher migliore... bei tempi andati (alla fine giunsi alla conclusione che la miglior torta austriaca per me è la Biedermeiertorte, una cosa con 50.000 strati uno più buono dell'altro, ma questa è un'altra storia)! Quella della torta Sacher è una ricetta travagliata: c'è chi la fa così, chi la fa cosà. Io avendo vissuto lì 6 mesi e avendo bene o male una cognizione abbastanza sicura di come dovrebbe essere una Sacher, alla fine ho scelto la ricetta che sto per darvi. Unico avvertimento: voi forse saprete che la più grande diatriba riguardante questa torta è la glassa che la ricopre. Un dato di fatto è che tutta la superfice dev'essere spennellata di confettura di albicocche altrimenti la glassa non aderisce (vi spiegherò bene dopo, tranquilli). Con la glassa al cioccolato io baro un po': già quando abitavo lì a Vienna usavo della glassa pronta buonissima della ditta Manner, strafamosa per i wafers dal caratteristico involucro rosa. Questa glassa, a differenza di quelle che ho provato a fare in casa, resta morbida e acquista una lucentezza davvero meravigliosa. Ora che purtroppo a Vienna non abito più, mi sono dovuta ingegnare. Mea culpa, ho cominciato ad usare la glassa al cioccolato pan degli angeli, la trovo veramente buona, facile da usare e sinceramente mi sento vivamente di consigliarvela.
Bene, penso che le premesse siano terminate, ora procediamo con la ricettina ^_^

Sachertorte (circa 26 m di diametro)

225 g di burro a temperatura ambiente
200 g di zucchero
9 uova
250 g di cioccolato fondente
225 g di farina autolievitante
10 cucchiai circa di confettura di albicocche
glassa al cioccolato e codette di cioccolato per guarnire

Preriscaldare il forno a 180° e imburrare ed infarinare uno stampo di circa 26 cm di diametro. Preparare un bagnomaria per sciogliere il cioccolato fondente. Contemporaneamente in una terrina lavorare a crema il burro morbido a temperatura ambiente con lo zucchero. Separare gli albumi dai tuorli ed aggiungere questi ultimi, uno alla volta, al composto di burro e zucchero. Aggiungere il cioccolato fuso e lasciato intiepidire. Dopo aver amalgamato tutto per benino, tenere questo impasto da parte. Ora montare gli albumi a neve ferma. Incoporare ora al composto cioccolatoso un cucchiaio di farina e poi un cucchaio di albumi, fino ad esaurimento scorte. Mi raccomando unite sempre mescolando dal basso verso l'alto, con moooolta lentezza. Versare questo succulento impasto nella teglia ed infornare a 180° per circa 40/45 minuti. Ovviamente non aprite il forno prima che sia passata mezz'ora e per controllare la cottura fate la solita prova coltello: infilate la lama nel dolce e se esce asciutta vuol dire che la torta è cotta. Sfornare e far raffreddare su una griglia. Solo ad avvenuto e totale raffredamento, tagliare la torta in 3 dischi cercando di essere il più accurati possibile. Spalmare la confettura sul primo disco, poi sul secondo ed infine su tutta la superficie della sacher: questo fondo albicoccoso aiuterà la glassa ad aderire meglio. Far colare ora la glassa ovunque e, prima che si indurisca, rivestire i lati della Sacher con le codette di cioccolato. Io su ci ho fatto dei ghirigori con la glassa di risulta, però voi potete fare un po' quello che vi pare!
Ah, un suggerimento. Fatela il giorno prima: più sta, meglio è!
Ora vi lascio, che sono influenzata e nonostante ciò mi sono messa stoicamente a scrivere il post. Non merito un piccolo applauso? ^_^

Baci a tutti!!!!

12 commenti:

  1. Sai che è la mia torta preferita???La adoro!Innanzitutto congratulazioni a Matteo, io ho fatto solo due mesi alla facoltà di chimica e poi sono scappata come chi si ritrova per caso in un ostica regione straniera!!Sai che non ho mai spennellato tutta la superficie di confettura?Devo provare assolutamente...Un baciozzo dalla tua zia preferita (ho deciso io!)

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  2. Innanzitutto complimenti al chimico,poi all'archeologa che fa deliziare l'intera università.Dovrò provare prima o poi quella glassa,tutti ne parlano bene e poi mi fido di un genio.Notte Malù a presto!

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  3. ma ci credi che quando ho visto per la prima volta le manner schnitten in italia volevo piangere di gioia? Bella la tua sacher... non la faccio da una vita!

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  4. complimenti per la laurea, e anche per la torta. magnifica!

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  5. La torta parla da sola...davvero bellissima!!! ma sappiamo che nella realizzazione dei dolci, cara Rita, tu sei un mito!!!!!! poi complimenti alla tua dolce metà (laurea con lode è una bella grande soddisfazione!) e l’augurio di avere tutti successi lavorativi che merita!!! un bacio grande

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  6. Ragazze grazieeee! Come sempre siete carinissime ^_^ Diciamo che tutti i nostri complimenti li merita in questo caso solo Matteo: addirittura il suo relatore dopo la proclamazione gli ha detto testuali parole 'grazie per avermi fatto fare bella figura'... che emozione!!!

    @Iana: I Manner in Italia? Doveeeeeeeeeeeeeeee? Posso anche piangere....

    Un abbraccio a tutte!!! Alla prossima tortina ^_^

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  7. Ma ti e' venuta uno spettacolo! Complimenti a te e naturalmente, al festeggiato.

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  8. Buona buona buonaaaaa mi piace da morire!!
    Elisa

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  9. Cara Rita auguroni per una pasqua serena!!

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  10. ...Solo Buona Pasqua...e un piccolo pensiero nel mio blog...un bacio

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  11. ecco la ricetta che cercavo...! Ora la propongo alla ciurma di cuochini di TLK, merci-merci!!

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