Credo, o almeno mi piace credere, che qualcuno si sia domandato che fine io abbia fatto in questi luuuunghi giorni! Ebbene chiedo venia se sono praticamente scomparsa dall'orizzonte del blog, ma negli ultimi 20 giorni la mia vita ha subito notevoli sconvolgimenti, non ultimo quello di aver rischiato oggi di finire al reparto grandi ustionati di un ospedale a piacere. Se avete un po' di tempo, lasciate che vi spieghi.
Oramai penso sia abbastanza chiaro che di mestiere faccio la studentessa universitaria a tempo pieno e buona parte di voi sapranno che a febbraio in genere si chiude il primo semestre con annessi esami. In questo mese si condensano la maggior parte degli impegni della mia famiglia e la maggior parte delle ricorrenze che mi riguardano: compleanno mio e della mia metà, san Valentino, l'8 marzo (concedetemi una propoga di una settimana) è il primo anniversario della scomparsa di mio padre, esami all'università, mia mamma che è sarta che cuce milioni di abitini per il carnevale e poi... la cosa che più mi ha scombussolato il bioritmo... mia madre e mia zia hanno aperto un negozio di abbigliamento per bambini, il che voi direte è una cosa bellissima! Infatti io sono la prima ad essere contenta, ma non avete idea della fatica bestia che ci è voluta per sistemare i locali, allestirli, pulire, prezzare... il tutto in concomitanza con i maledettissimi esami!
Ora che sta per cominciare il secondo semestre mi rendo conto che negli ultimi 20 giorni ho tirato avanti come un mulo senza accorgermi che le lune passavano. Avevo tante idee che volevo realizzare, tante cose da cucinare, tanti posti da vedere, ma il tempo sembra essere volato ed ora mi trovo solo con una valanga di corsi da seguire... la vita è dura...
Oggi per tirarmi un po' su di morale volevo fare una torta, avevo due secondi di libertà e intendevo sfruttarli. Ebbene il dramma. Ore 15 mia madre prepara il brodo di carne nella pentola a pressione e lo pone sul fornello. Nel frattempo mi chiede 'Rita ma perchè non cominci a fare la torta?' ... non so quale santo mi abbia salvata... le ho detto 'mamma altri dieci minuti e vado, mi riposo un secondo'... ore 15:10 la pentola a pressione scoppia. Brodo bollente ovunque, bucce di pomodoro che si schiantavano sui vetri, il sedano morto spiaccicato sulle pareti, il vapore inondava il corridoio e casa mia puzzava come una conceria.. se fossi stata in cucina a fare la mia torta, ora starei scrivendo questo post da un pronto soccorso. Morale della favola ci sono volute due ore di duro lavoro per ripulire da cima a fondo la cucina. Indovinate dopo cosa ho fatto? Ho fatto la torta... evidentemente non ne avevo ancora abbastanza. Il risultato in una giornata misera come questa è stato alquanto deludente, almeno per il momento. La torta riposa in frigo e domani vedrò se è il caso di condividere con voi questo mostro o meno. Tutto questo per farvi capire quanto in questo periodo l'esaurimento regni imperante nella mia vita e per dirvi che sono ancora viva e che spero di tornare presto a scrivere qualcosa di sensato con una certa costanza.
Un abbraccio a tutti
Oramai penso sia abbastanza chiaro che di mestiere faccio la studentessa universitaria a tempo pieno e buona parte di voi sapranno che a febbraio in genere si chiude il primo semestre con annessi esami. In questo mese si condensano la maggior parte degli impegni della mia famiglia e la maggior parte delle ricorrenze che mi riguardano: compleanno mio e della mia metà, san Valentino, l'8 marzo (concedetemi una propoga di una settimana) è il primo anniversario della scomparsa di mio padre, esami all'università, mia mamma che è sarta che cuce milioni di abitini per il carnevale e poi... la cosa che più mi ha scombussolato il bioritmo... mia madre e mia zia hanno aperto un negozio di abbigliamento per bambini, il che voi direte è una cosa bellissima! Infatti io sono la prima ad essere contenta, ma non avete idea della fatica bestia che ci è voluta per sistemare i locali, allestirli, pulire, prezzare... il tutto in concomitanza con i maledettissimi esami!
Ora che sta per cominciare il secondo semestre mi rendo conto che negli ultimi 20 giorni ho tirato avanti come un mulo senza accorgermi che le lune passavano. Avevo tante idee che volevo realizzare, tante cose da cucinare, tanti posti da vedere, ma il tempo sembra essere volato ed ora mi trovo solo con una valanga di corsi da seguire... la vita è dura...
Oggi per tirarmi un po' su di morale volevo fare una torta, avevo due secondi di libertà e intendevo sfruttarli. Ebbene il dramma. Ore 15 mia madre prepara il brodo di carne nella pentola a pressione e lo pone sul fornello. Nel frattempo mi chiede 'Rita ma perchè non cominci a fare la torta?' ... non so quale santo mi abbia salvata... le ho detto 'mamma altri dieci minuti e vado, mi riposo un secondo'... ore 15:10 la pentola a pressione scoppia. Brodo bollente ovunque, bucce di pomodoro che si schiantavano sui vetri, il sedano morto spiaccicato sulle pareti, il vapore inondava il corridoio e casa mia puzzava come una conceria.. se fossi stata in cucina a fare la mia torta, ora starei scrivendo questo post da un pronto soccorso. Morale della favola ci sono volute due ore di duro lavoro per ripulire da cima a fondo la cucina. Indovinate dopo cosa ho fatto? Ho fatto la torta... evidentemente non ne avevo ancora abbastanza. Il risultato in una giornata misera come questa è stato alquanto deludente, almeno per il momento. La torta riposa in frigo e domani vedrò se è il caso di condividere con voi questo mostro o meno. Tutto questo per farvi capire quanto in questo periodo l'esaurimento regni imperante nella mia vita e per dirvi che sono ancora viva e che spero di tornare presto a scrivere qualcosa di sensato con una certa costanza.
Un abbraccio a tutti
Se può farti piacere cara la mia cucciolotta a me sei mancata molto!! Sono contanta che tu sia tornata sana e salva, voglio lasciarti un messaggio un po' da zia quale potrei essere per te: tendiamo sempre a sottovalutarci...laddove ci sembra di non poterne più c'è un serbatoio grande di forze che noi abbiamo e non ce ne rendiamo conto. Quando io studiavo all'università mi sentivo stanca e provata, poi la vita cambia arriva il lavoro (mazzata), il marito/casa (mazzata)poi il primo figlio (super mazzata), il secondo (stra mazzata!) e a dirti la verità mi sento sempre più forte...chi m'ammazza?! Fatti forza tesoruccio e sappi che qui c'è sempre chi ti pensa...un bacio dalla "zia"Ambra
RispondiEliminaanche a me sei mancata tantissimo...!!!!!!! ma sinceramente speravo fossi andata a farti una bella vacanzina!!! mi spiace sapere che sei un po’ giù...ma vedrai che presto andrà meglio. Sono d’accordo con Ambra..si trova sempre la forza per risalire... e una volta risaliti si è più forti di prima. Non ti preoccupare per gli esami e l’università.. come per magia andrà tutto a posto come un puzzle. Sembra detto solo così per tirarti su...invece fidati è proprio vero... è successo anche a me vicino alla tesi...sembrava non andasse mai niente bene...e alla fine, improvvisamente, tutto ok !!!! Noi comunque aspettiamo la torta... e se è davvero come dici tu un mostro... bè sonoconvinta che sarà un bellissimo mostricciatolo!!! un bacio
RispondiElimina@ zia Ambra e Fabiana:
RispondiEliminaRagazze non sapete quanto sono felice di leggervi! Ma si, in fondo avete ragione: quello che non ti uccide ti rende più forte! Menomale che sta per arrivare la primavera ^_^
Quella torta abbozzata che ieri sera riposava in frigo per magia oggi è diventata decente, quindi ora la pubblico e ve la faccio vedere! Spero vi piaccia!
Vi mando un bacio grande, grande, grandissimo!
noooo malù, che culo dai! Vedila positiva! Anch'io ieri giornataccia, ma che ce vuoi fà... pensa che possiamo scrivere dei post carini e interessanti come questo! Ah, in bocca al lupo per il negozio... che bello!!! Ora mi vado a guardare la torta!
RispondiEliminaIanaaaaaaaaa!!!! Ma lo sai che ad Aprile vengo a Firenze per la prima volta!?!?!?!?!?! Come sono felice!!! ^_^
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